La perdita dell'udito correlata a declino cognitivo


Uno studio ha mostrato che gli anziani con perdita dell'udito hanno un tasso di declino cognitivo, che è fino al 40% più veloce rispetto al tasso osservato nei soggetti con udito normale.
Lo studio è stato condotto da ricercatori della Johns Hopkins University a Baltimora ( Maryland, Stati Uniti ).

Sebbene l’associazione non sia significativa dal punto di vista statistico, i ricercatori sono convinti che affrontare la perdita dell'udito potrebbe avere un impatto maggiore di un semplice miglioramento della qualità di vita.

L'analisi ha incluso 1.984 partecipanti allo studio Health ABC ( Aging and Body Composition ), una indagine osservazionale prospettica che ha interessato persone di età compresa tra 70 e 79 anni, che non avevano evidenza di deterioramento cognitivo, definito come un punteggio di 80 o superiore alla scala 3MS ( Modified Mini-Mental State Examination ), e che erano stati sottoposti a test audiometrici.

La perdita dell'udito era definita come una soglia uditiva media per tono puro di 0.5, 1, 2 e 4 kHz nell’orecchio con migliore udito superiore a 25 decibel ( dB ).
Questo è il livello in cui la perdita di udito comincia a mettere in pericolo la comunicazione quotidiana, ed è stato adottato come definizione di perdita dell'udito da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ).

Lo studio ha utilizzato sia il Digit Symbol Substitution ( DSS ), un test non-verbale di velocità psicomotoria e di funzione esecutiva, e la scala 3MS, un test verbale con componenti per l'orientamento, la concentrazione, la lingua, la prassi, e la memoria.
Il deficit cognitivo è stato definito come un punteggio 3MS inferiore a 80 o un calo alla scala 3MS di oltre 5 punti rispetto al basale.

I partecipanti con perdita di udito avevano tassi annuali di declino cognitivo alla scala 3MS che erano maggiori del 41%, rispetto ai tassi tra i soggetti con udito normale.
In media, le persone con ipoacusia avevano punteggi alla scala 3MS che si riducevano da 90.3 al basale a 86.4 al termine del periodo osservazionale, rispetto a 91.0 al basale e 88.3 al follow-up per le persone con udito normale.

Alla scala DSS, i partecipanti con ipoacusia avevano tassi annuali di declino che erano superiori del 32% a quelli dei partecipanti con udito normale.
In media, i partecipanti con perdita di udito avevano punteggi alla scala DSS di 31.1 al basale e 26.1 al follow-up, contro 32.0 al basale e 28.3 al follow-up per le persone con udito normale.

Nel corso del periodo di follow-up, ci sono stati 609 casi di deterioramento cognitivo incidente. I partecipanti con perdita dell'udito al basale hanno presentato un significativo aumento del 24% del rischio di deterioramento cognitivo incidente rispetto a quelli con udito normale ( hazard ratio, HR=1.24; p=0.01 ). ( Xagena2013 )

Fonte: JAMA Internal Medicine, 2013

Neuro2013 Med2013



Indietro

Altri articoli

La malattia dei piccoli vasi ( SVD ) e la neuroinfiammazione si verificano entrambe nella malattia di Alzheimer, e in...


Le concentrazioni ematiche di fattori emostatici influenzano la trombosi e la diatesi emorragica e possono contribuire al deterioramento cognitivo attraverso...


Si è determinato se il cambiamento di peso precoce sia associato al successivo deterioramento della funzione cognitiva, comprese le prestazioni...


Studi recenti hanno dimostrato che la capacità cognitiva globale tende a diminuire più velocemente nel tempo negli anziani di 65...


L'effetto neurocognitivo delle statine negli anziani rimane incerto. Sono state esaminate le associazioni dell'uso di statine con il declino cognitivo...


La terapia con statine sembra non essere associata al declino cognitivo o alla demenza tra gli anziani. Una ricerca ha esaminato...


Sono state esaminate in modo prospettico le associazioni tra flavonoidi alimentari a lungo termine e declino cognitivo soggettivo ( SCD...


Si è determinato se gli inibitori della colinesterasi ( ChEI ) siano associati a un declino cognitivo più lento nella...


Il delirium è associato a maggiori costi ospedalieri, complicazioni sanitarie e aumento della mortalità. Le conseguenze a lungo termine del...


La prevalenza delle condizioni patologiche del cervello associate alla malattia di Alzheimer aumenta notevolmente con l'età. Poco si sa sulla distribuzione...